La via Re Tancredi va dalla via Colonna Rotta alla via Stefano de Perche.
Tancredi era il figlio illegittimo del duca Ruggero, primogenito di Ruggero II. Alla morte di Guglielmo II, deceduto senza lasciare eredi, due partiti si contesero il diritto di nominare il nuovo re di Sicilia, uno era capeggiato dall’arcivescovo di Palermo Gualtiero II, che sosteneva la candidatura di Enrico IV di Germania, marito di Costanza d’Altavilla e quindi zio acquisito del deceduto Guglielmo II. L’altro partito era capeggiato dal cancelliere Matteo d’Aiello e sosteneva la candidatura di Tancredi, conte di Lecce. Quest’ultima candidatura riuscì a prevalere e Tancredi fu incoronato re di Sicilia nel gennaio 1190.
Enrico IV non si arrese alla sconfitta e osteggiò bellicosamente il nuovo re, che però riuscì sempre a tenergli testa schierando diligentemente l’esercito ed approfittando di ogni passo falso dell’avversario, come quando, essendo Enrico costretto a tornare in Germania per altri affari, Tancredi approfittò della sua assenza per conquistare Salerno e catturare la regina Costanza, che però non fu usata come ostaggio e anzi fu generosamente liberata senza condizioni, forse anche grazie all’intervento del papa Celestino III.
Quando apprese la notizia della morte di suo figlio Ruggero, Tancredi decise di porre fine alle ostilità e tornò immediatamente a Palermo, dove morì nel febbraio 1194, estinguendo la gloriosa dinastia degli Altavilla.