La via D’Ajello va da via dei Cipressi a via Re Tancredi.
Matteo D’Ajello fu un uomo politico della corte normanna, vissuto nel XII secolo, che ricoprì le cariche di protonotaro e di cancelliere. Si distinse per la sua ferma opposizione al matrimonio tra la normanna Costanza e l’imperatore Enrico VI, poiché considerato una minaccia alla libertà ed ai privilegi dei siciliani. Tuttavia il matrimonio, che trovava forti interessi su molti fronti, si fece, soprattutto grazie all’appoggio dell’arcivescovo Gualtiero II che ne ottenne la celebrazione il 27 gennaio 1186, con grandissimo sfarzo, nella basilica di S. Ambrogio a Milano.
Nel gennaio 1190 fece eleggere il conte di Lecce Tancredi, re di Sicilia, in quanto figlio naturale di Ruggero II ed ultimo discendente della dinastia normanna. Matteo D’Ajello morì nel 1193.
A lui si deve la fondazione della chiesa della Magione e dei non più esistenti Ospedale d’Ognissanti a San Giovanni la Guilla e del monastero di S. Maria de’ Latinis, detta anche del Gran Cancelliere.