La piazza Vittorio Veneto si trova tra le vie Libertà, Brigata Verona, Croce Rossa, Piedilegno, dell’Artigliere e del Granatiere.
Prende il nome dalla cittadina del Veneto, posta ai piedi delle Prealpi bellunesi, in provincia di Treviso.
Qui, dal 24 ottobre al 3 novembre 1918, fu combattuta l’ultima e decisiva battaglia che sancì la fine della prima guerra mondiale.
Un battaglia violentissima, che provocò circa 100 mila morti complessivamente. Alla fine di questa battaglia gli austro-ungarici si arresero e la guerra ebbe fine con l’armistizio.
La cittadina era nata 52 anni prima, subito dopo l’unificazione del Veneto al Regno d’Italia, dalla fusione dei paesini di Ceneda e Serravalle. Il nome scelto per il nuovo centro urbano era Vittorio Emanuele II, in onore del re d’Italia, ma dopo il 1923 fu cambiato in Vittorio Veneto tramite un decreto Regio.
Nella piazza sorge il monumento con l’alto obelisco noto come “Statua della Libertà” (o semplicemente “La Statua”) costruito nel 1910 su progetto di Ernesto Basile per commemorare il cinquantesimo anniversario dell’annessione della Sicilia al Regno d’Italia. I bellissimi bassorilievi in bronzo che adornano il monumento sono opera dello scultore Antonio Ugo, mentre la “Vittoria alata” posta in cima all’obelisco è opera di Mario Rutelli.