Sei un turista a Palermo? Oppure da amante dell’arte e della cultura vuoi fare un giro nella tua città? Ottima scelta! Palermo, come poche città del mondo offre un panorama monumentale, storico e naturalistico di notevole importanza. Prima città greca e romana, poi capitale araba, in seguito conquistata da normanni e svevi. Le culture che nel corso dei secoli si sono succedute hanno lasciato, tutte quante, qualcosa di originale, di meraviglioso, di unico e tali influenze del passato multietnico le possiamo ritrovare nei Monumenti, nei Palazzi Storici, nelle Chiese Monumentali di grande pregio, oppure nei colorati Mercati Storici o nella bellezza naturale dei mari e dei dintorni.
Palermo è una città da scoprire e da vivere in tutte le ore del giorno, credimi, ti sorprenderà come poche altre. Allora cominciamo….
Non esiste un vademecum che contiene i posti più importanti in assoluto da visitare a Palermo, sarebbe troppo limitativo, ma sicuramente possiamo elencare i luoghi più notevoli da non perdere per chi viene a Palermo.
Molto dipende dal tempo che hai a disposizione, per cui ti rimando a questo articolo “Cosa vedere a Palermo” dove sono elencati alcuni itinerari da seguire a secondo del tempo della visita.
Se vuoi fare una passeggiata nel Centro Storico, allora leggi il Centro Storico di Palermo dove troverai utilissime indicazioni.
Se sei Turista a Palermo non puoi perderti queste visite
Avrai sentito certamente parlare dell’itinerrio Arabo – Normanno, un percorso ideale che attraversa due civiltà dai grandissimi contenuti artistici, è stato dichiarato dall’Unesco “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” ed inserito nella World Heritage List. Comprende monumenti e chiese di Palermo, Monreale e Cefalù: meritano una visita speciale e dedicata, ma se sei a Palermo qualche sito lo puoi visitare perché si trovano a portata di “piedi”, cioè li puoi visitare gironzolando nel Centro Città. Ti includo anche il duomo di Monreale, perché senz’altro merita, e poi è raggiungibile con una linea degli autobus cittadini.
La cattedrale di Palermo
La prima evidente influenza del passato arabo – normanno, la ritroviamo nella Cattedrale di Palermo, opera grandiosa, la cui storia riflette e sintetizza la storia della città. Una preziosa testimonianza di espressioni artistiche e architettoniche diverse, una commistione di forme e stili in un unico corpo architettonico, visitarla è come sfogliare della pagine di storia e di arte

Costruita in onore della Vergine Assunta in cielo, la Cattedrale di Palermo ha un impianto basilicale a tre navate sul quale si inserisce un ampio santuario. L’edificio che ha subito continui rimaneggiamenti, restauri, aggiunte e modifiche è arricchito da una cupola settecentesca e un campanile medievale.
Il portico, ritenuto un grande capolavoro dell’arte siciliana, rimarca fortemente i caratteri stilistici dell’architettura catalana in gotico fiorito. Le tre arcate ogivali, di forma arabeggiante, fiancheggiate da due torri laterali, sono sovrastate da un grande timpano, inquadrato da una fascia decorativa di elementi scultorei che raffigurano animali in movimento, figure vegetali e antropomorfe “l’albero della vita”.
Sotto il portico, si trovano bassorilievi di grande interesse storico, che celebrano l’uno l’incoronazione di Vittorio Amedeo II di Savoia, l’altro quella di Carlo III di Borbone, avvenute entrambi nel Duomo palermitano. Questa è la parte della Cattedrale più suggestiva, di più elevato fascino architettonico e che colpisce più il visitatore.
In Cattedrale si conservano 23 tombe di età romana e medievale che ospitano, nella maggior parte, le spoglie degli arcivescovi della cattedrale e custodisce le reliquie di Santa Rosalia, patrona della città.
Il Palazzo Reale o dei Normanni
Vicino alla Cattedrale è ubicato il Palazzo reale o Palazzo dei Normanni oggi sede dell’Assemblea regionale siciliana

Sorge nel nucleo più antico della città di Palermo ed è la più antica residenza Reale d’Europa. Durante la dominazione araba venne edificato il primo corpo del Palazzo tra i fiumi Kemonia e Papireto, denominato Qasr, termine che sta a indicare oltre che un castello, anche una fortificazione dai prioritari compiti militari.
Con l’arrivo dei Normanni a Palermo, ebbero inizio i lavori di ricostruzione ed ampliamento che avrebbero condotto alla trasformazione della fortezza in Palazzo Reale e centro nevralgico del potere. I Borbone di Sicilia lo ristrutturarono commissionando pure le nuove decorazioni della Sala d’Ercole, ambiente utilizzato oggi per le riunioni dell’Assemblea Regionale Siciliana (Parlamento Regionale).
La Cappella Palatina
La parte più affascinante del Palazzo Reale a Palermo è sicuramente la Cappella Palatina

Definita da Guy de Maupassant la chiesa più bella del mondo, la Cappella Palatina è un vero e proprio gioiello che si trova proprio all’interno del Palazzo.
Voluta da Ruggero II d’Altavilla, primo re normanno di Sicilia, fu utilizzata da quest’ultimo come cappella privata. Presenta la tipica disposizione delle chiese bizantine, cioè con il presbiterio rivolto ad Oriente, ma in questo caso con una curiosità: l’ingresso presenta una “chiesa latina” suddivisa da dieci colonne di granito in tre navate e ad oriente cioè nel presbiterio possiamo riconoscere una piccola “chiesa cristiana orientale” cioè bizantina a pianta quadrata sormontata da una cupola emisferica, come quelle che si vedono in Oriente in Grecia o in Turchia.
La bellezza della cappella è potenziata dai preziosi mosaici realizzati secondo lo stile arabo-normanno, di color oro che rende l’ambiente decisamente scintillante e radioso.
San Giovanni degli Eremiti
A pochi passi dal Palazzo dei Normanni c’è uno dei complessi più belli di Palermo: è la chiesa di San Giovanni degli Eremiti con il chiostro, considerato uno dei monumenti simbolo di Palermo.

Uno degli edifici ecclesiastici più affascinanti e singolari della nostra città.
Provate ad immaginare Palermo senza il fascino esotico delle cupolette intonacate di rosso che coprono la chiesa di S. Giovanni degli Eremiti.
Confinante con l’antica cinta muraria medievale sudoccidentale della città, il complesso di S.Giovanni degli Eremiti è situato nei pressi di Palazzo dei Normanni nel tratto un tempo lambito dalle acque del fiume del Maltempo (Kemonia), uno dei due fiumi che un tempo attraversavano la città (oggi interrato).
Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio: La Martorana
Altro gioiello palermitano, ricco di altrettanti preziosi mosaici è la chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio nota anche come la” Martorana“

Vero gioiello dell’arte bizantina a croce greca inscritta in un quadrato, con i bracci della croce coperti a botte e gli ambienti sulle diagonali coperti da volte a crociera. Preziosissimo è l’apparato musivo interno, tra i più antichi in Sicilia, portato a compimento da maestranze bizantine. Il fulcro di tutta la composizione è il “Cristo assiso benedicente“, sulla sommità della cupola, con il mondo ai piedi e, distribuiti sulla volta della calotta, quattro angeli prostrati in atto di adorazione. Splendida è la pavimentazione policroma a mosaici e tarsie marmoree.
Il Duomo di Monreale
Per rimanere in tema di gioielli arabo – normanni, non possiamo fare a meno di citare il bellissimo Duomo di Monreale, a pochi chilometri da Palermo e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici urbani.

Turisti vengono da ogni parte del mondo per ammirarlo, e davvero merita di essere considerato il tempio più bello del mondo o tra i più belli. I mosaici sono l’aspetto più eclatante della bellezza di questa opera sacra, circa 6400 metri quadrati di mosaico dorato che ricoprono la superficie, sono una rappresentazione artistica della Bibbia. 130 quadri raccontano le storie del Vecchio Testamento e la Vita di Cristo esponendo il piano divino per la salvezza universale, a partire dalla creazione del mondo e dell’uomo.
Turista a Palermo? Altri siti notevoli da visitare
Vicina alla Chiesa della Martorana troverete la monumentale fontana rinascimentale che fa bella mostra nella bella Piazza Pretoria
Piazza e fontana Pretoria

Piazza Pretoria, comunemente chiamata “Piazza della Vergona” per la nudità delle statue che compongono la bellissima fontana è scolpita tutta in marmo bianco di Carrara per opera dello scultore Francesco Camilliani che la realizzò a Firenze nel 1554 e successivamente acquistata dalla città di Palermo.
La stupenda piazza si trova poco distante dai Quattro Canti, esattamente nel baricentro della città storica di Palermo. La sopracitata fontana denominata appunto “Fontana Pretoria”, esempio di Rinascimento toscano, occupa tutto il centro della Piazza ed è una delle più belle fontane d’Italia.
Dai Quattro Canti a piazza Verdi
Dopo avere visitato la piazza Pretoria e magari il palazzo Pretorio, ci sono tantissimi percorsi da seguire: c’è solo l’imbrazzo della scelta. Quattro passi e raggiungi i Quattro Canti, il centro nevralgico della città e del Turismo. Pieno di gente che passeggia di carrozze per un giro in città, musicanti di strada… vita pura. Si tratta dell’incrocio delle due strade storiche più importanti della città di Palermo: il Cassaro (oggi via Vittorio Emanuele) e la via Maqueda. Da lì puoi raggiungere ogni luogo notevole del centro storico.
Se ti dirigi verso nord- ovest, attraversando la via Maqueda con tanti locali dove fare una sosta per mangiare o bere qualcosa, dopo poche centinaia di metri arriverai a piazza Verdi dove troneggia il bellissimo teatro Massimo.

Il Teatro Massimo è il più grande teatro lirico d’Italia ed il terzo d’Europa. La struttura, realizzata in stile neoclassico-eclettico, richiama le forme dell’architettura classica, con la sua celebre scalinata, le colonne con capitelli corinzi, il porticato e la grande cupola metallica.
Turista a Palermo? Non finirai di stupirti
Palermo è una città, ricca di bellissime Chiese e Monumenti, ma è anche ricca di antiche dimore nobiliari di notevole valenza storico-artistica, che raccontano la storia di chi le ha abitate, il loro gusto, la loro ricchezza; raccontano la storia di Palermo. Non posso citarle tutte e non tutte sono visitabili a richiesta, perché sono di solito proprietà privata, però molti sono aperti al pubblico. Non ti ho parlato dei musei, del lungomare, dei dintorni… l’unica soluzione è venire come turista a Palermo, magari a più riprese, e godere di questa meravigliosa, colorata, vucciriota (cioè piena di suoni e rumori) città.
Saverio Schirò