La borgata di Boccadifalco è di formazione abbastanza recente. Fu impiantata all’inizio del XIX secolo dal principe ereditario Francesco di Borbone, appassionato di botanica ed agronomia, che qui impiantò un parco con un vero e proprio orto botanico, con allevamenti di bestiame e riserve di caccia. L’origine del nome, tuttavia, è preesistente. Si riferisce probabilmente alla caccia con i falchi, esercitata largamente durante il medioevo anche dall’imperatore Federico II, che in questa zona trovava un luogo ideale come conformazione e posizione. Dall’utilizzo di quest’area per l’attività di caccia col falco, essa prese il nome di “Lu Falcu” o “fines Falcunerii”, e il fiume che sgorgava dalle montagne sovrastanti fu chiamato “Del Falcu”. Il nome bocca probabilmente si riferisce proprio alla morfologia del luogo, che si sviluppa su una stretta gola, oppure è un riferimento alla sorgente del fiume che era denominata “Bocca del Falcu”.
Dopo l’utilizzo della zona in epoca borbonica, molti abitanti e lavoratori si trasferirono stabilmente qui per utilizzare i terreni circostanti, formando dei villaggi rurali. In epoca fascista l’area fu utilizzata per costruire un aeroporto militare, in seguito divenuto civile, ancora esistente.