La via Chiappara al Carmine si trova tra via Maqueda (dall’arco di Cutò) e la via Porta Sant’Agata. Il suo nome, all’apparenza curioso, è in realtà riferito alla pianta del cappero che doveva crescere rigogliosa in questa zona.
In questa via, dalle origini molto antiche, è probabile che vi fossero molti vecchi edifici dai quali, attraverso le grosse pietre delle pareti, dovevano spuntare delle piante di cappero (appunto chiappara) che inverdivano tutta la via, fino ad attribuirle il nome che tutt’ora porta.
Il Carmine si riferisce alla vicina chiesa di Maria SS. del Carmelo, nel cuore di Ballarò, che per importanza dava il nome alla zona circostante. La chiesa, famosa per la sua facciata che svetta sulle bancarelle del mercato, risale al XVII secolo e fu costruita con progetto di Mariano Smiriglio. La caratteristica architettonica principale della chiesa, nel suo aspetto esteriore, è la bellissima cupola decorata in maiolica, e sostenuta da quattro telamoni effigiati, che sovrasta l’intero quartiere dell’Albergheria.