La piazza Ignazio Florio si trova tra le vie Principe di Granatelli, Principe di Scordia, principe di Belmonte e Michele Amari.
Ignazio Florio fu un noto industriale palermitano, nato il 16 dicembre 1838 dal padre Vincenzo, con il quale condivise tutte le fasi iniziali del suo lavoro, di cui rimase a capo dopo la morte del genitore. Nel 1881 promosse la fusione tra la sua attività di famiglia, la “Società di Navigazione I. & V. Florio” con una importante azienda genovese, insieme alla quale costituì la “Società di Navigazione Generale Italiana”. Tra le sue opere imprenditoriali vi sono l’incremento della Fonderia oretea, lo sviluppo dell’azienda vinicola di Marsala e l’acquisto dell’importante tonnara di Favignana, un giro d’affari che portò, solo a Palermo, 4000 posti di lavoro. Nel 1883 fu nominato senatore del Regno d’Italia (come il padre in precedenza) ed è ricordato da due monumenti, uno sito a piazza Principe di Camporeale, l’altro nell’omonima piazza, eretto ufficialmente dai comitati degli operai nel 1897.
Alla sua morte, avvenuta nel 1891, gli successe il figlio Ignazio jr, anch’egli abile affarista e nobile benefattore che, in compagnia della moglie donna Franca Jacona di San Giuliano, svolse una vita mondana molto ricca, come era uso durante quegli anni, intrattenendo rapporti di amicizia ed affari con i più grandi imprenditori, principi ed aristocratici dell’epoca. Fondò il giornale “L’Ora”, il Cantiere Navale, la Società anglo-siciliana per gli zolfi e la Società per l’esportazione dei sommacchi di Sicilia (una spezia di origine mediorientale). Si deve a lui l’ammodernamento della Villa Igiea e la creazione dell’Istituto per ciechi di via Angiò.
Tra i Florio va ricordato anche il fratello di Ignazio jr, Vincenzo, che è noto soprattutto per le sue attività sportive. Si devono a lui il “Giro Aereo di Sicilia”, il “Corso dei Fiori” e la famosa corsa automobilistica della “Targa Florio”.
