La via Matteo Carnalivari va dal corso Camillo Finocchiaro Aprile alla via Villa Caputo.
La strada è intitolata ad uno dei più grandi architetti della storia di Palermo. Stranamente nessuno dei cronisti del suo tempo lo cita e la sua esistenza è stata ignorata per circa quattro secoli. La sua “riscoperta” si deve ad uno studio dello storico Raffaele Starrabba del 1874. Questi trovò in un registro del 1488 un documento che registra l’attività di tale “Mattheum de Carnalivari”, spesso indicato come “Caput magister”. Tali importanti scoperte, proseguite poi da Gioacchino di Marzo, hanno portato alla luce delle importanti informazioni sulla reale vita e sulle opere del Carnalivari.
Questo era originario di Noto e visse nel XV secolo. Lavorò per il barone di S. Angelo Muxaro ad Agrigento e poi si spostò a Palermo nel 1487 su invito del nobile Guglielmo Ajutamicristo, che gli diede l’incarico di restaurare il castello di Misilmeri e di costruire il suo personale palazzo, nell’odierna via Garibaldi. A lui si deve la ricostruzione della chiesa di S. Maria della Vittoria, alla Kalsa (1489), il Palazzo Abatellis (1490-93) e molti altri palazzi nobiliari cittadini. A lui è anche attribuita la chiesa di S. Maria della Catena, anche se tale informazione non è confermata.
Dal 1493 si perde ogni sua traccia nei registri notarili di Palermo.