La via Gaetano La Loggia va dalla via Pindemonte al viale della Regione Siciliana.
È intitolata al medico e patriota palermitano Gaetano La Loggia, nato nel 1808 e morto nel 1889.
Dopo la laurea, appena ventenne, ottenne la cattedra di fisiologia, subentrando all’importante professor Foderà. Fu un attivo sostenitore dei moti antiborbonici, tanto da prendervi più volte parte. L’arresto gli fu più volte risparmiato per via della sua intesa con il capo della polizia Maniscalco, perennemente in debito con il La Loggia che tempo prima aveva salvato la vita di sua figlia. Tuttavia dopo i moti del ’48 non gli fu possibile rimanere a Palermo, pertanto emigrò a Genova, dove trovò rifugio. Qui insegnò all’Università e si impegnò attivamente per debellare l’epidemia di colera del 1854, che lo vide protagonista sia in prima linea, nel soccorso degli ammalati, sia dietro le quinte, con la pubblicazione di opere accademiche che istruissero gli altri medici su come debellare la malattia. Dopo un breve periodo a Torino, nel 1858 tornò a Palermo con un permesso speciale che gli permise di assistere la madre malata. In questo contesto continuò la sua attività contro i Borboni, fino alla preparazione dello sbarco di Garibaldi, che lo volle premiare affidandogli un ministero nel Governo provvisorio.
Nel 1862 tornò ad insegnare patologia medica all’Università e gli venne affidato il ruolo di ispettore generale di tutti i servizi sanitari della Sicilia e poi quello di direttore della Sanità Marittima. Dopo essere diventato senatore, nel 1878 divenne direttore del manicomio (l’ex Real Casa dei Matti). Fu lui a volere la costruzione del nuovo centro psichiatrico di via Pindemonte, anche se morì prima che l’opera fosse completata.