Via Giuseppe l’Innografo

    La via Giuseppe l’innografo va dalla via Adolfo Holm alla via Jacopo Mostacci.

    Poeta e santo, Giuseppe l’Innografo è noto soprattutto per il gran numero di inni sacri da lui composti (circa un migliaio), che gli valsero il suo soprannome. Nacque in Sicilia, probabilmente a Siracusa, intorno all’816 e morì a Costantinopoli nel 886. Costretto a fuggire dalla Sicilia occupata dagli Arabi, si rifugiò con la madre nel Peloponneso e poi a Tessalonica, dove si fece monaco nel monastero di Latomi. Insieme a S. Gregorio Decapolita si recò a Bisanzio, dove venne incaricato di una missione a Roma, presso il papa, per cercare di ottenere un appoggio nella lotta contro gli iconoclasti. Tale incontro, però, non ebbe mai luogo. Durante il viaggio la sua nave cadde in mano ai pirati arabi e lui fu condotto a Creta e venduto come schiavo.
    Una volta liberato tornò a Bisanzio, dove fece costruire una chiesa dedicata a S. Bartolomeo e a S. Gregorio Decapolita, suo amico.
    A causa di forti contrasti con l’imperatore e con il patriarca Fozio, fu di nuovo costretto ad esiliare per un periodo. Poté infine tornare nella capitale, dove Basilio I il Macedone lo nominò “scevofilace” di S. Sofia e rappresentante del patriarca Ignazio.

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