La via Pietro Fudduni si estende dalla via dei Carrettieri alla via delle Cappuccinelle.
Prende il nome dal poeta dialettale Pietro Fudduni (Pietro Fullone in italiano), vissuto a Palermo dalla sua nascita nel 1606, fino alla sua morte nel 1670. Pietro era poverissimo ed analfabeta, ma dotato di una viva e spiccata vena poetica, nonché di un ingegno notevole. Il suo mestiere era quello di “pirriaturi”, ovvero cavatore di pietre, tuttavia fu reso famoso da una singolare arguzia e saggezza, che esprimeva tramite le sue poesie dissacranti ed irriverenti che era solito inventare e recitare estemporaneamente in giro per le vie della città, gareggiando con i poeti contemporanei. Imparò appena a leggere e scrisse moltissime poesie in dialetto siciliano, composte in quartine ed ottave.
Fu apprezzato dai più grandi poeti del suo tempo e fu ammesso a frequentare la prestigiosa Accademia dei Riaccesi. Tra le sue opere ricordiamo: La miseria di la vita umana (del 1629), La Rusulia (Poema epico del 1651) e La porta nova fulminata (del 1668).