La via Filippo Parlatore va da via Dante a piazza Raffaele Busacca.
Filippo Parlatore è stato un botanico, nato a Palermo nel 1816 e morto a Firenze nel 1877. Parlatore si laureò, inizialmente, in medicina, collaborando con il professor Giovanni Gorgone, e solo in un secondo momento intraprese la strada della botanica che gli portò i suoi maggiori successi. Il suo primo testo di botanica, del 1839, si chiamava “Flora palermitana”, redatto all’orto botanico di Palermo in collaborazione con l’allora direttore Vincenzo Tineo, successivamente decise di ampliare i suoi studi recandosi prima in Francia e poi in Inghilterra. Nel 1842 fu nominato direttore dell’orto botanico di Firenze, dove svolse egregiamente il suo lavoro e fondò l’erbario centrale italiano, arricchendolo con piante provenienti da ogni parte del mondo. A Firenze iniziò anche ad insegnare botanica e fisiologia vegetale all’Istituto degli Studi Superiori. Tornò a Palermo nel 1848 per conto del granduca di Toscana Leopoldo II, che sperava di far ottenere la carica di re di Sicilia al suo secondogenito Carlo. Nonostante l’ingresso del Parlatore all’interno del Parlamento siciliano, la missione non ebbe esito positivo, pertanto ritornò a Firenze.
Scrisse moltissime opere su vari temi di interesse scientifico, quali la zoologia, la storia naturale, l’anatomia comparata e, ovviamente, la botanica. Nei suoi ultimi anni volle donare la sua intera biblioteca personale, ricca di manoscritti, appunti di viaggio e opere inedite, alla Biblioteca comunale di Palermo, arricchendone notevolmente il patrimonio culturale.