
VAMPASCIUSCIA con ragù e ricotta
Il nome “vampasciuscia” si riferisce a un tipo di pasta specifico, la margherita, che per il suo bordo ondulato un tempo veniva paragonato alle ali delle farfalle, (vampasciuscia è il termine dialettale ormai in disuso usato come sinonimo di farfalle) questo piatto è talmente godereccio che sembra” volare in pancia”, lasciando i commensali col desiderio di mangiarne ancora.
350 g di pasta margherita 250 g di tritato di maiale 4 nodi di salsiccia salsa di pomodoro cipolla, carota, sedano 1/2 bicchiere di vino bianco sale peperoncino olio extravergine di oliva ricotta fresca
Tritate finemente la cipolla, la carota e il sedano e metteteli a rosolare in una casseruola con dell’olio e peperoncino per qualche minuto. Aggiungete la carne macinata e la salsiccia a cui avrete tolto il budello, e fate insaporire mescolando per 5 minuti circa. Bagnate con il vino e quando sarà evaporato,aggiungete la salsa di pomodoro, aggiustate di sale e lasciate cuocere a fuoco basso mescolando di tanto in tanto. Portate a bollore dell’acqua salata nella quale cuocerete la pasta, e appena al dente, scolatela. Conditela con il ragù e servitela cosparsa di ricotta fresca.
E’ un dolce che si prepara a Palermo in occasione del Carnevale. La forma caratteristica di questa leccornia gli da il nome di pignoccata perchè nella preparazione finale, quando si assembla a mucchietti, ricorda una pigna
INGREDIENTI
500 g farina 00 5 uova 200 g zucchero Scorza grattugiata di un’ arancia 100 g di miele 1/2 bicchiere di acqua 100 g di diavoletti colorati e mandorle tritate tostate
Impastate la farina con le uova, metà dello zucchero e la scorza d’ arancia grattugiata.Ricavate dei rotolini di pasta spessi circa un centimetro e tagliateli a pezzetti di mezzo centimetro. Friggeteli in olio caldo e non appena dorati scolateli e metteteli a sgocciolare su carta assorbente.Versate il rimanente zucchero in un tegame e unite il miele aggiungete l’acqua e mettetelo sul fuoco fino a farlo sciogliere. Togliete dal fuoco e immergete le palline di pasta fritte, amalgamate bene. Ungete d’olio un vassoio, formate dei mucchietti di pignoccata aiutandovi con un cucchiaio e cospargete a pioggia i diavoletti colorati e le mandorle. Lasciate raffreddare e servire.
Fra i dolci di Carnevale non possono assolutamente mancare le chiacchiere. Tra l’altro si possono preparare con pochi ingredienti e in maniera veramente veloce, per la gioia dei più golosi.
Le origini delle chiacchiere sono antichissime, pare infatti che fossero già diffuse ai tempi dei romani, che erano soliti preparare dei dolci fritti nel grasso di maiale per festeggiare i “saturnali”, (festività corrispondenti all’odierno carnevale). Tali dolci avevano il nome generico di frictilia e, durante i festeggiamenti venivano distribuiti alla folla che in massa si riversava per le strade. Grazie alla facilità di preparazione era possibile cuocerne grandi quantità in poco tempo così da contentare tutti.
INGREDIENTI
500 g di farina 00 40 g zucchero 75 g di burro 2 tuorli di uova 1 bicchiere vino bianco frizzante un pizzico di sale 1/2 cucchiaino di lievito olio di semi di girasole per friggere
Su una spianatoia mescolare la farina con lo zucchero, il sale, e il lievito,aggiungere il burro ammorbidito e i tuorli e amalgamate tutto aggiungendo un pò alla volta il vino. Impastare fino ad ottenere una pasta liscia che farete riposare per circa mezz’ora. Trascorso questo tempo tirate con il mattarello una sfoglia sottilissima e tagliatela in tanti rettangoli o nelle forme che preferite. Friggetele in olio bollente fino a che saranno dorate in maniera uniforme. Scolatele e appoggiatele sulla carta da cucina.Una volta raffreddate cospargetele con lo zucchero a velo e servite.
Dolce fritto, tipico della cucina siciliana, le “Sfingi” o “Sfinci” sono piccole e soffici palline di pasta lievitata e fritti in olio bollente, preparate per tradizione, per Carnevale, ma, ovviamente, ottime sempre,
Il loro nome sembra derivare dal latino “spongia”, o dall’arabo “isfanǧ”, ovvero “spugna”, proprio per la sua natura soffice e spugnosa.
INGREDIENTI
500 g di farina 00, 350 g di acqua, 15 g di lievito, zucchero q.b, olio, miele, olio di semi di arachidi
Per preparare la pasta mescolate bene 500 g di acqua tiepida con 350 g di farina setacciata, fatta cadere piano piano, unite 15 g di lievito di birra, precedentemente disciolto in un po’ d’acqua tiepida, un cucchiaio d’olio e uno di miele. Adesso abbiate cura di amalgamare bene il tutto fino a ottenere un impasto abbastanza fluido, aggiungete un pizzico di sale, coprite il recipiente lasciando lievitare per un’ora al caldo. Friggete l’impasto a cucchiaiate, aiutandovi con due cucchiai fate scivolare poche porzioni di impasto direttamente nell’olio bollente e cuocete per 3-4 minuti rigirandole per farle dorare e gonfiare completamente. Tirate fuori la pasta fritta dall’olio e lasciate scolare su carta assorbente e mentre è ancora calda, passatela in una ciotola con zucchero e cannella.
Servire ancora tiepide.
Buon appetito!
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I Proverbi di carnevale
“cannalivari tutti li festi fa turnari”
“doppu li tri re, tutti olè”
“lu joviri di li cummari cu ‘un avi dinari s’impigna lu falari”
“lu joviri di li parenti cu ‘un avi dinari si summa li denti”
Lu joviri di lu zuppiddu cu’ ‘un si cammarra è peggiu pi iddu”